Muore sulla via per Santiago il cicloturista dei santuari
di Matteo RadognaSan Pietro in Casale (Bologna).- ERA IN SELLA alla sua bicicletta, cosa non strana visto che lui con la due ruote era in grado di percorrere migliaia di chilometri, quando un autobus turistico gli ha tolto la vita a Zafara a nord di Madrid in Spagna.
Savino Pastore aveva compiuto il 20 aprile scorso 67 anni e sulla bicicletta aveva girato l’Europa e il Marocco. Ogni viaggio partiva dal suo paese, San Pietro in Casale. Ma la sua corsa è stata fermata, l’altro giorno, intorno alle 14, quando è stato travolto.
Il cicloturismo era la sua vita e per molti appassionati è stato un modello da seguire. Ha passato gli ultimi anni a raggiungere in bicicletta i santuari come quello di Fatima in Portogallo oppure arrivando addirittura in Marocco. In questi giorni era in Spagna e la sua meta era Santiago De Compostela.
SAVINO PASTORE lascia la moglie Sabina Frisario e due figli di 15 e 16 anni. L’altro giorno, la telefonata della guardia civile spagnola è stata un fulmine a ciel sereno.
«Gli dicevo ogni volta di non andare — racconta commossa la moglie—. Ma era più forte di lui. Non poteva stare lontano dalla sua bicicletta e da quei viaggi lunghissimi. Mi hanno detto che è stato urtato da un mezzo turistico. Penso un bus, ma potrebbe essere stato anche l’auto di un turista. Quando mi hanno telefonato — continua — ho chiamato Mary, un’interprete molto gentile. In pochi minuti ho cercato di capire cosa fosse successo. Mi hanno detto che l’autista di questo bus turistico lo avrebbe soccorso subito, ma dopo poco è morto».
SABINA FRISARIO che è consigliere comunale del Pdl, ringrazia il sindaco di San Pietro, Roberto Brunelli: «Mi ha telefonato per farmi le condoglianze e mi ha detto che mi avrebbe messo a disposizione qualsiasi mezzo del Comune». Sabina è molto scossa: «Siamo tutti disperati. I miei figli erano ad una festa quando hanno saputo. Un momento felice si è trasformato i tragedia».
La moglie di Savino Pastore parte oggi per recuperare la salma del marito: «Ci ha sempre detto che voleva essere cremato nel luogo della sua morte e così faremo. Poi riporteremo le sue ceneri qui a San Pietro».
LA TRAGICA fine di Savino riporta alla memoria la vicenda del padre del cicloturismo, Ian Hibell, morto anch’esso in analoghe circostanze, il quale amava ripetere: «Spesso un uccello vola verso qualche posto che lo attira. Non so perché lo faccia, ma lo fa comunque».
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